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Finanziamenti Covid, la camorra ci aveva messo le mani: 13 indagati

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Blitz delle forze dell’ordine, in particolare di Polizia e Guardia di Finanza, che questa mattina, sono intervenute a Firenze e in alcune località nelle province di Salerno, Prato, Latina, Verona e Potenza. Da quanto emerso, avrebbero fermato l’ascesa di un clan della camorra, che aveva messo le mani sui finanziamenti Covid. Pertanto, Polizia e Fiamme Gialle, hanno eseguito misure cautelari e perquisizioni nei confronti di 13 indagati, accusati a vario titolo, dei reati di associazione a delinquere, ricettazione, furto, detenzione e porto abusivo di armi da fuoco ed esplosivi, violazione della normativa in materia d’immigrazione, riciclaggio e reimpiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita.

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Putin: “Possibile tregua in Ucraina per le prossime Olimpiadi”

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Il presidente della Russia, Vladimir Putin, ha confermato di aver parlato con Xi Jinping, l’omologo cinese, circa la possibilità di una tregua in Ucraina in concomitanza delle prossime Olimpiadi.
Anche se il presidente ucraino Voldymyr Zelensky si è mostrato alquanto scettico su questa evenienza.
Il presidente Xi Jinping ha detto che la Cina “sostiene la convocazione di una conferenza di pace internazionale riconosciuta da Russia e Ucraina al momento opportuno con pari partecipazione e discussione equa di tutte le opzioni”.

Russia e Cina s’impegneranno a rafforzare i legami militari, in base alla dichiarazione congiunta firmata a Pechino dai presidenti Vladimir Putin e Xi Jinping.

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Filippo Mosca: la Corte di Appello rumena conferma la condanna

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La Corte di Appello, in Romania, ha confermato la condanna a 8 anni e 3 mesi di reclusione nei confronti di Filippo Mosca e Luca Cammalleri.
I due giovani, originari di Caltanissetta, sono rinchiusi nel carcere di Porta Alba, a Costanza, in Romania, da oltre un anno, con l’accusa di traffico internazionale di stupefacenti.

Stessa condanna per una ragazza italiana la cui identità è ignota.

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Dopo 35 anni, torna in vita l’antenato di Google: si chiama ‘Archie’

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Con un’operazione tecnologica all’insegna della nostalgia, degli sviluppatori di The Serial Port hanno fatto tornare in vita quel che fu il primo storico motore di ricerca web ‘Archie’, in pratica l’antenato di Google.
Il sistema Archie fu sviluppato, nel 1989, alla McGill University School of Computer Science (Canada) da Alan Emtage, Bill Heelan e Peter Deutsch: è un sistema che permette di effettuare una ricerca di file su server FTP anonimi.
Con l’avvento di Yahoo e Google, però, finì nel dimenticatoio.

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